"STRANGERS"
Continua fino al 18 marzo a Venezia la rassegna di film israeliani organizzata dal “Pitigliani Kolno’a Festival”
Dopo il successo dell’edizione romana, e’ sbarcato nella città lagunare il Pitigliani Kolno’a Festival con una rassegna di sette lungometraggi e due documentari che dal 2 al 18 marzo arricchisce la programmazione della Casa del Cinema di Venezia.
Ogni anno il Pitigliani Kolno’a Festival presenta il meglio della cinematografia israeliana suddivisa in quattro sezioni: La sezione “Sguardo sul nuovo cinema israeliano”, lungometraggi e documentari, “Scuole di cinema da Israele”, cortometraggi provenienti dalle più rinomate scuole di cinema israeliane. Le ultime due sezioni, una dedicata alle realtà israeliane e l’altra al cinema di argomento ebraico, variano ogni anno tema. Nel 2009 per la sezione “percorsi ebraici” si sono prese in considerazione le realtà ebraiche ai quattro angoli della Terra, mentre per la sezione dedicata a Israele si è deciso di festeggiare i 100 anni della città di Tel Aviv con i classici della cinematografia locale.
Un evento che si è potuto realizzare grazie all’impegno della sezione veneziana dell’Adei e alla collaborazione del Pitigliani Centro Ebraico Italiano, con il contributo del Centro veneziano di studi ebraici internazionali, del Ministero degli Esteri di Israele e dell’Hotel Kosher restaurant Giardino del Ghetto. Già da tempo l’Adei Venezia dedica serate alla proiezione di film israeliani o di interesse ebraico, l’intento di questa rassegna è di riuscire a portare questa attività al di fuori delle mura comunitarie cercando di coinvolgere il pubblico cittadino.
A inaugurare il festival, l’intervento del curatore Dan Muggia che ha posto l’attenzione sull’evoluzione del cinema israeliano negli ultimi anni: “L’evoluzione del cinema israeliano è rappresentata dal fatto che i grandi soggetti, come il conflitto israelo-palestinese o la tensione tra le varie componenti etniche della società, non vengono più indagati attraverso un filtro politico, ma attraverso un filtro personale analizzando le influenze della realtà israeliana odierna sull’individuale”.
Erano presenti all’evento Roberto Ellero, direttore del settore cultura del Comune di Venezia e responsabile del centro Culturale Candiani di Mestre e il regista Erez Tadmor; di quest’ultimo la firma da coregistra sui due film che aprono la rassegna: Una grande storia (Sipur Gadol) e Stranieri (Zarim). Il primo film, realizzato insieme a Sharon Maymon, racconta le avventure di un gruppo di persone obese della città israeliana di Ramle, che dopo il tentativo fallimentare di mettersi a dieta cercheranno un riscatto nella pratica sportiva del Sumo. Nella seconda pellicola, realizzata insieme a Guy Nattiv, viene invece descritta una storia d’amore impossibile: sei giorni immersi nella vita di Eyal, un israeliano proveniente da un kibbutz, e di Rana, una palestinese di Parigi. I due incontratisi per caso nella metropolitana di Berlino durante la finale della coppa del mondo 2006, dopo varie vicissitudini si ritroveranno profondamente innamorati l’uno dell’altro.
La rassegna e’ proseguita con Meduse di Etgar Keret e Shira Geffen (giovedì 4, ore 18/21), e avra’ ancora in programma Souvenirs di Shahar Cohen e Halil Efrat (martedì 9 ore 18), Noodle di Ayelet Menahemi (martedì 9 ore 21), Il giardino di limoni di Eran Riklis (giovedì 11 ore 18/21), La forza di nuotare di Yaron Zilberman (martedì 16 ore 18), Vacanza d’estate di David Volach (martedì 16 ore 21) e infine La sposa siriana di Eran Riklis (giovedì 18, ore 18/21).
Michael Calimani, http://www.moked.it/
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Minna Scorcu
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